Fabio Perco, fondatore nel 1989 dell’Oasi dei Quadris di Fagagna, con il progetto dell’insediamento di una stazione sperimentale per la reintroduzione della Cicogna bianca in Italia, è considerato tra i massimi esperti di ornitologia a livello internazionale.
Egli è l’autore di numerose pubblicazioni scientifiche ed ha rappresentato un punto di riferimento nell’ambito della gestione degli uccelli migratori, a cui ha dedicato approfonditi studi, non solo in Friuli Venezia Giulia.
Perco è stato uno dei promotori della Riserva di Cornino e dell’Isola della Cona, l’oasi di Staranzano, rifugio gli uccelli durante le migrazioni (riconosciuta quale “Zona umida di interesse internazionale ai sensi della convenzione Ramsar”), dove lo studioso dirigeva la stazione biologica.
Egli è stato anche docente all’UniversitĂ di Trieste, dove tra l’altro si era laureato. Dopo gli studi aveva immediatamente iniziato a lavorare come divulgatore scientifico e ad interessarsi di ambiziosi progetti di recupero e di tutela ambientale. Un vero ambientalista, favorevole alla gestione venatoria, che ha il merito di aver contribuito attivamente alla tutela diretta della fauna e degli habitat, nonchĂ© allo studio, effettuato sul campo, degli uccelli, che osservava spessissimo con il suo immancabile binocolo, nell’oasi della Cona.
Tempo fa, in un’intervista al Piccolo di Trieste, in relazione al suo passato di cacciatore, rispondeva: “non ho mai rifiutato l’attivitĂ venatoria, ho semplicemente smesso di praticarla. Per avere una grande biodiversitĂ e una ricchezza di specie animali rare che rischiavano di estinguersi, era necessario accettare una serie di restrizioni. Auspico che i miei colleghi si dirigano verso questa strada e diventino come me custodi della biodiversitĂ , non semplici fruitori della fauna selvatica”.
Tra i padri fondatori dell’Isola della Cona
Se oggi l’Isola della Cona è un’area splendidamente tutelata, dove appassionati, turisti e birdwatchers da tutto il mondo giungono qui per osservare le specie presenti e quelle in migrazione, lo si deve soprattutto a Perco. Fu infatti tra i padri fondatori dell’importante sito naturalistico, contribuendo a divulgare, in Italia e all’estero, l’area protetta del comune di Staranzano.
Non solo Isola della Cona
Il nome di Fabio Perco non può essere associato solamente al lavoro riguardante l’isola della Cona. I suoi interessi geografici infatti includevano anche zone distanti dalla foce dell’Isonzo. L’immaginazione del naturalista triestino si concentrò anche sul progetto di reintroduzione del Grifone a Cornino, della Cicogna bianca a Fagagna e in Piemonte a Racconigi, sulla riserva naturale di Valle Canal Novo a Marano e sul ripristino naturale di Val Stagnon a Capodistria, nel litorale istriano.